sabato 30 aprile 2022

Officina del Vino - Cantina Gili

 Il Canavese rappresenta sicuramente una delle anime meno conosciute del Piemonte vinicolo; è però terra di grande tradizione e cultura enologica che negli ultimi anni sta vivendo una fase di notevole fervore "vinicolo", con tante piccole realtà che cercano di farsi conoscere e raccontare la "propria storia".  

Uno di questi è sicuramente Luca Gili. Persona autentica, legata al territorio canavesano e alle sue radici, ai suoi colori e profumi, che dopo aver lavorato con alcune realtà canavesane, decide di ristrutturare una vecchia officina e mettersi in proprio in quel di Settimo Rottaro, per cercare di fare il "vino del territorio".

La sua filosofia è molto chiara ed è pienamente rappresentata nei vini prodotti, i quali a suo dire devono essere "autentici" e offrire nonchè preservare ciò che dà la vigna. Questo si traduce in pratica nel rifiuto di utilizzare concimi e diserbanti chimici, e altri trattamenti non naturali in vigna, fermentazioni spontanee, pochissimi travasi e nessun filtraggio in cantina.

Ovviamente il nostro Luca utilizza solo vitigni autoctoni del Canavese, riscoprendo anche varietà meno utilizzate come il neretto gentile e il neretto duro, accanto ai più "famosi" erbaluce, barbera, freisa e nebbiolo.

Di seguito le note di degustazione dei suoi vini:

Il Bianco (2019) - Erbaluce 100% - Da macerazioni che variano dai 7/14 giorni, regalano un vino dal colore giallo ramato/ambrato, con sentori intensi di frutta matura quasi candita e miele. Sorso pieno e strutturato, ma anche di buona freschezza. Persistente e profondo. 

Lo Sbagliato (2019) - Erbaluce 100% - Anche qui vino da lunga macerazione e successivo affinamento in botte, con un deciso colore giallo ambrato. Al naso note di frutta candita ed esotica, camomilla, a cui seguono note ossidative iodate. In bocca esprime al meglio il suo carattere, è potente, carico e rotondo, con una piacevole nota fumè. Ottima e lunga persistenza che completa un vino di personalità, quasi da meditazione.

Rossovino (2019) - Barbera 100% - Ottenuto da uve barbera di vecchie vigne, lavorate con fermentazioni spontanee e successivo affinamento in legno per 18 mesi. Rosso rubino intenso e carico. Naso su note scure di frutti di bosco, ma anche spezie e un elegante balsamico. In bocca il sorso è pieno, sostenuto da notevole freschezza ma anche da una morbidezza molto delicata. Una interpretazione di barbera "elegante" in doppio petto.

Nerastro (2019) - Neretto duro 100% - Da vecchie vigne, fermentazione spontanea e affinato 18 mesi. Rosso dai riflessi purpurei, all'olfattiva presenta freschi sentori di mora e prugna, ma anche delicate note floreali, che trovano corrispondenza in bocca con una freschezza molto ben dosata. Tannino gentile e mai aggressivo.

Uvaggio (2019) - Neretto duro, Nebbiolo, Neretto gentile, Croatina, Uva rara, altre varietà autoctone - Blend di una serie di vitigni autoctoni con percentuali che variano a seconda dell'annata, lunga maturazione in vigna e affinamento in legno per 18 mesi. Naso con prevalenza di sentori di frutta a bacca rossa e influssi balsamici, al sorso si evince una ottima freschezza accompagnata da un tannino un pò scontroso all'inizio ma che poi si apre con eleganza, e a interessanti note ematiche e ferrose. 

Cobalto (2019) - Nebbiolo 100% - Rosso rubino scarico, al naso è balsamico, speziato, ematico e con delicate note floreali di violetta. Sorso centrato, intenso e con ottima struttura e freschezza gustativa, oltre a lunga persistenza. Il tutto raccordato da un tannino che ho trovato raffinato ed elegante.

Grafite (2019) - Neretto gentile 100% - Raccolto da vigne di oltre 50 anni, anche qui, come è nella filosofia del produttore, abbiamo fermentazioni spontanee, nessun filtraggio e affinamento in botte per 18 mesi. Rosso rubino intenso. All'olfattiva svettano note di visciola, amarena e lampone, una nota vanigliata leggera, ma anche sentori floreali di rosa. Al palato è caldo, fruttato, vinoso e ampio, come un velluto che sfiora le papille gustative, accompagnato da un tannino arrotondato, levigato e quasi "gentile". 


mercoledì 20 gennaio 2021

Birra artigianale Obbè

 

Il progetto Birra Obbè nasce dalla passione di Francesco Cacciapuoti per la propria terra, un tentativo di raccontarne la sua storia e le sue tradizioni, il fermento e l'abbondanza caratteristica della parte più fertile della Campania Felix, patria della mela "annurca", una varietà di mela piccola, succosa e profumata, dal sapore piacevolmente acidulo e aromatico.

"Obbè" è espressione che nel dialetto napoletano significa meraviglia, stupore....che è proprio quello che vuole regalarci questa birra artigianale, nata proprio dal connubio  con questa eccellenza del territorio.

La nostra è una birra ambrata ad alta fermentazione, IBU 30, dai delicati sentori di miele e un gradevole fruttato dove prevale, e non poteva essere diversamente, la mela annurca.

Buona la struttura e densa, corposa e persistente la schiuma, con un finale che gioca su una luppolatura molto delicata che dona equilibrio nel complesso alla bevuta con una una nota amara mai invadente.


domenica 19 aprile 2020

Sondraia - Poggio al Tesoro

Bolgheri è una frazione del comune di Castagneto Carducci, nella Maremma livornese. Qui i vigneti corrono paralleli alla costa toscana protetti alle spalle ad est dalle Colline Metallifere. In estate questo corridoio naturale è percorso da venti rinfrescanti che si generano tra le valli del fiume Cecina a nord e del torrente Cornia a sud.
Gli anziani dicevano che non si potevano fare grandi vini in vicinanza del mare....poi venne il Sassicaia e molti cambiarono idea...
Qui è la patria italiana del taglio bordolese (cabernet sauvignon, cabernet franc e merlot): le correnti che provengono dal mare e le discrete escursioni termiche di agosto e settembre provocano maturazioni lente e regolari, donando ai vini equilibrio e freschezza.
Terreni argillosi con sabbie sciolte ricche di scheletro, età media ventennale delle vigne, fermentazione in acciaio e invecchiamento di 18 mesi in barrique (metà nuove e metà di secondo passaggio), rendono il Sondraia un degno rappresentante del taglio bordolese "all'italiana".
Vino intrigante, profondo, dall'ottima struttura e con grandi prospettive di invecchiamento. Sviluppa delicati sentori balsamici, di macchia mediterranea insieme a note fruttate e di erbe aromatiche. Tannini potenti ma aggraziati si equilibrano perfettamente con una acidità ben bilanciata. 

domenica 29 marzo 2020

Barbera d'Alba - Giacomo Fenocchio


A parte sua maestà il nebbiolo, il barbera è forse il più tipico dei vitigni piemontesi a bacca rossa, associato da sempre con vini schietti, rustici, semplici e di piacevole ed immediata beva.
Niente di più sbagliato in quanto a caratteristiche di questo vitigno perchè, se adeguatamente valorizzato, riesce a esprimere una profondità e una struttura inaspettata.
Ne è un esempio questa Barbera d'Alba, zona sponda destra del Tanaro, dove grazie a suoli più argillosi e calcarei, e all'abilità dello storico produttore Giacomo Fenocchio (azienda a tradizione familiare da generazioni con origini che risalgono al 1864), ci regala questo vino di buona personalità, intenso, elegante, dai delicati profumi di prugna e spezie bilanciati da un ottima acidità. Tannino non aggressivo e finale persistente. Matura 6 mesi in acciaio e altri 6 mesi in botti di rovere di Slavonia prima di essere imbottigliata.







martedì 17 marzo 2020

Langhe Nebbiolo - Poderi e Cantine Oddero


Poderi e Cantine Oddero è uno dei produttori storici in La Morra (frazione Santa Maria), una delle zone cru per la produzione del Barolo; azienda di tradizione familiare con radici che risalgono al XVIII secolo e oggi condotta con passione dalle figlie del patron Giacomo, Maria Cristina e Maria Vittoria. 
Tra i vini da loro prodotti abbiamo questo nebbiolo in purezza, che rappresenta una elegante espressione e un degno testimonial del nebbiolo delle Langhe piemontesi.
Macerazione attorno ai 15 giorni, fermentazione malolattica, e successivo affinamento in botti di rovere di varia capacità per circa un anno.
Si apre al naso con sentori tipici di viola, liquirizia, frutta rossa, accompagnate da note balsamiche e leggermente ematiche. In bocca regala un sorso caldo e pieno, con un buon equilibrio tra la morbidezza glicerica e una bilanciata nota di acidità. Tannino ben dosato e mai eccessivo.

domenica 8 marzo 2020

Syrah 2016 - Stefano Amerighi

Cortona rappresenta per il syrah in Italia quello che è la valle del Rodano in Francia: luogo di elezione dove troviamo le massime espressioni di questo nobile vitigno, in una regione la Toscana appunto, dove a dominare incontrastato è un altro grande vitigno a bacca rossa, il sangiovese.
Stefano Amerighi è vigneron biodinamico che, dopo diversi viaggi nella zona del Rodano, nel 2002 decide di impiantare il syrah nei suoli di argilla, gesso e limo a Poggiobello di Farneta, tra Cortona e Montepulciano.
Fermentazione rigorosamente spontanea senza aggiunta di lieviti e successivo affinamento sia in cemento che legno non di primo passaggio, anche se ultimamente utilizza anche giare in terracotta.
Il vino in questione si presenta con un bel rosso rubino carico, morbido e rotondo in bocca che garantisce un assaggio pieno e corposo. Trovo al naso sentori di frutta rossa, balsamici e di sottobosco molto intriganti, nonchè una netta nota di pepe, tipica delle migliori espressioni di questo vitigno.

lunedì 2 marzo 2020

Fara DOC Riserva Ciada - Vigneti Valle Roncati


Siamo nell'Alto Piemonte, tra i comuni di Briona e Fara, nel bel mezzo delle colline novaresi, colline moreniche ai piedi del Monte Rosa. 
La zona di produzione è denominata "Valle Roncati", con suoli prevalentemente a base acida composti da sabbie, argille e depositi morenico-alluvionali. 
Il vino in questione è un blend di nebbiolo, vespolina e uva rara, tipica espressione di questo territorio che di solito unisce al nebbiolo una piccola percentuale (in questo caso siamo attorno al 30%) di altri vitigni autoctoni come vespolina, croatina e uva rara. Vino di buona intensità e presenza, dagli avvolgenti sentori di spezie, frutta rossa e note balsamiche. L'affinamento in botte per 24/36 mesi gli restituisce una piacevole rotondità al palato e morbidezza nei tannini, con un discreto allungo nel finale. Da provare in abbinamento con selvaggina e carni rosse.