lunedì 27 luglio 2009

Sogno di Rivolta 2006 igt - Fattoria La Rivolta

Torrecuso rappresenta per me un cru del Sannio Beneventano: zona eletta per la produzione di un aglianico molto vocato per l'invecchiamento, ma sorprendentemente, anche di bianchi che, per freschezza gustativa e godibilità, mi fanno ricordare quelli del Collio friulano.
Fattoria La Rivolta prende il suo nome dall'omonima contrada del comune di Torrecuso, che fu teatro di un antica ribellione contro un feudatario longobardo.
L'azienda possiede circa 25 ettari di vigneti tutti autoctoni su terreni calcareo-argillosi, ricadenti interamente nel comune di Torrecuso, in piena doc Taburno. La famiglia Cotroneo coadiuvata dall'enologo Angelo Pizzi, ha le idee molto chiare sia per quanto riguarda le tradizioni beneventane, sia per quanto riguarda la qualità e la filosofia produttiva.
In questo caso analizziamo un bianco, il Sogno di Rivolta, annata 2007, blend dei tre vitigni bianchi campani Falanghina, Greco e Fiano. Le uve (da agricoltura biologica con una resa per ettaro di circa 70 qa.) vengono raccolte manualmente e in tempi diversi nel mese di ottobre, dopodichè vengono fermentate parzialmente in barrique di rovere francese e poi assemblate, con successivo affinamento in bottiglia. Questa lavorazione dona al vino un bel colore oro antico e una concentrazione e densità (direi quasi grassezza) che lo avvicinano come stile ai grandi bianchi francesi.
L'impatto olfattivo già lascia intendere una forza alcolica (14°) e una struttura che vengono pienamente confermate alla gustativa. Quando metto il naso nel bicchiere emergono da subito rimandi fruttati di alta qualità, frutta polposa, matura, dalla pesca all'albicocca, note di frutti tropicali. Poi, successivamente, toni più maturi, come orzo e grano secco, paglia, frutto della fermentazione in barrique.
In bocca sicuramente non domina l'acidità, ma l'equilibrio gustativo è garantito dall'accoppiata morbidezza/sapidità che donano al vino in questione una struttura quasi tannica. Forse l'unica cosa che disturba è la dote alcolica veramente massiccia non integrata pienamente nel corpo del vino.
Da servire non troppo freddo (13-14 °C) e provare con un coniglio alla cacciatora su un letto di cipolle di Tropea.

Sogno di Rivolta igt 2007 (85/100)
Falanghina 50%, Fiano 25%, Greco 25% -14%


Az. Fattoria La Rivolta

Contrada Rivolta - Torrecuso (BN)
info@fattorialarivolta.com

giovedì 2 luglio 2009

Cimaio 2006 - Casalfarneto

Un'originale interpretazione del vitigno autoctono marchigiano spesso sottovalutato è questa dell'azienda Casalfarneto. Da uve verdicchio vendemmiate tardivamente e botritizzate, si produce questo vino compatto e possente, di un bel giallo dorato carico; al naso evidenzia le tipiche note agrumate del vitigno accompagnate da profumi di ginestra e fiori di campo, con un sottofondo di note mielose e dolciastre.
In bocca ha una presenza "mostruosa": caldo, possente, alcolico, sembra quasi tannico. Grande morbidezza frutto della fermentazione in legno che mette in un angolo l'asprigna acidità comunque ancora viva. Arricchisce il tutto la mineralità tipica del terroir marchigiano. Buona persistenza e equilibrio con piena corrispondenza alle note olfattive.

Cimaio 2006 (88/100)
Verdicchio 100% -14%

Az. CasalFarneto

Via Farneto 16 - Serra de' Conti (AN)
info@casalfarneto.it