giovedì 22 settembre 2011

Una serata alla scoperta dei vini autoctoni italiani...

L'occasione era ghiotta...e in primis credo sia il caso di ringraziare Go Wine che ha portato a Roma produttori provenienti da tutta Italia con un comune denominatore: vitigni autoctoni. L'Italia è un paese così ricco di storia e tradizioni vitivinicole che, almeno per quanto mi riguarda personalmente, continuo ogni volta a stupirmi per le chicche e le sorprese offerte e nascoste magari in angoli remoti della nostra penisola. Fatta questa doverosa premessa, partiamo nel nostro "viaggio" alla scoperta di questa Italia vinicola un pò lontano dai riflettori.....
Prima sorpresa della serata: Valle d'Aosta, da uve prie blanc, il Blanc de Morgex et de la Salle di Ermes Pavese, nelle due versioni in acciaio e con 12 mesi di legno, esprime una finezza e una eleganza nei profumi che non poteva passare inosservato.
Girando per i tavoli mi sono poi imbattuto in un vitigno che per l'eleganza floreale nei profumi e la delicatezza nel fruttato non può passare inosservato: stiamo parlando della lacrima, che trova tra le colline marchigiane di Morro d'Alba, la sua zona di elezione, magistralmente resa in bottiglia da un esperto viticoltore come Mancinelli. Andando più a sud, restando sull'Adriatico, c'è un altro vitigno a bacca rossa da poco riscoperto e coltivato in una piccola regione non molto nota da un punto di vista vinicolo, ma secondo me dalle grandi potenzialità: sto parlando del Molise, e della Tintilia di Cantine Cipressi, giovane e appassionata realtà, che vinifica questo vitigno in acciaio, in legno e addirittura in versione passita: da provare!!!
Mi sposto sul versante tirrenico e in Campania felix, ho assaggiato dei bianchi veramente interessanti che da tempo immemore sono coltivati in queste terre, e in alcuni casi, solo da poco emersi alla ribalta del panorama vinicolo nazionale. Per esempio, Cantine Olivella coltiva nei vitigni di proprietà alle pendici del Vesuvio due vitigni a bacca bianca, catalanesca e caprettone, sia in blend che in purezza, e che su questi terreni vulcanici riescono a esprimere potenza olfattiva, struttura e una interessante mineralità. Oppure, se guardiamo ai più "famosi" greco e fiano, segnalerei due piccole realtà, rispettivamente Cantine dell'Angelo per il Greco e Cantina del Barone per il Fiano, i quali hanno intrapreso un percorso di valorizzazione di questi vitigni, realizzando vini che mirano a mantenere la tipicità e le caratteristiche olfattive e gustative del vitigno stesso, nonchè a riflettere nel vino le peculiarità del terroir con note zolfose e una spiccata mineralità.
Passo da sud a nord, arrivando in Friuli, dove ho trovato con piacere un ottimo Schioppettino, prodotto da Marco Scolaris, piccola azienda del Collio, dagli eleganti sentori fruttati e una sottile trama speziata; ma la vera chicca è uno spumante metodo charmat da uve ribolla gialla, dai delicati sentori di fiori d'acacia amalgamati a una ottima freschezza e una struttura che non ti aspetti. Restando in regione, una citazione merita un ottimo Verduzzo friulano, realizzato da Scubla, dalle note eteree e dalla piacevole dolcezza. Restando in tema di vini dolci, un'altra scoperta della serata, è un'azienda sarda di Magomadas, Zarelli Vini, che produce malvasia di bosa "in tutte le salse"...si passa infatti da una versione secca "Contos", dal colore giallo paglierino e fini note di fiori di pesco, al "Licoro", una malvasia invecchiata di due anni in presenza di lieviti flor decisamente "porteggiante", terminando con uno stupefacente passito di Malvasia "Andula" dall'interminabile residuo zuccherino equilibrato da una decisa e acida freschezza. Per non farsi mancare niente c'è anche una grappa di malvasia e uno spumante....
Non potevano poi mancare i buoni Lambrusco del Consorzio Vini Mantovani, altra zona di elezione di questo vitigno, dove sono prodotti vini interessanti, forse più caratterizzati nelle componenti dure, con notevole freschezza e una certa "sabbiosità", e sicuramente meno dolci e fruttati della versione "emiliana". Tra questi da non perdere aziende come Gubertoni e Breda.
Infine, last but not least, come dicono gli inglesi, una interessante azienda ligure, Innocenzo Turco, che produce tra le colline savonesi, una guarnaccia in purezza, che matura 12 mesi in vasche di acciaio, dai dolci sentori di piccoli frutti rossi, dalle note balsamiche e speziate, e con una spiccata freschezza che lo rende un vino piacevolmente abbinabile a piatti di pesce tipici della tradizione ligure.

venerdì 16 settembre 2011

Vendemmia 2011 - Ottima qualità per l'Erbaluce di Caluso

E’iniziata questa settimana la raccolta delle uve destinate a dare l’Erbaluce di Caluso docg. La qualità sarà ottima ma i danni della grandinata di luglio si ripercuoteranno sullo standard di quantità. Il 2011 sarà un’ottima annata per l’Erbaluce di Caluso docg. A dichiararlo è il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese.

Nei vigneti della denominazione c’è, quindi, un gran fermento. Dopo la raccolta delle uve per il passito e lo spumante, conclusasi nei giorni scorsi, è ora la volta della produzione destinata a dare l’Erbaluce di Caluso docg nella tradizionale versione di vino fermo. La vendemmia, avviata a inizio settimana a Caluso, partirà tra qualche giorno in tutti i comuni della denominazione.

Grazie all’andamento climatico favorevole, registrato negli ultimi dieci giorni, con buone escursioni termiche tra giorno e notte, ora le uve Erbaluce stanno raggiungendo la piena maturazione ed il giusto sviluppo degli aromi. Lo stato sanitario delle uve è ottimo e l’acidità si mantiene buona. Il Consorzio grazie alla realizzazione delle curve di maturazione in tempo reale, analisi di laboratorio che permettono di fotografare il contenuto in acidi e zuccheri, è in grado di suggerire alle aziende il momento ideale della raccolta.


XIII Festa del Vino - Alba (CN), 25 settembre

Torna domenica 25 settembre 2011 la Festa del Vino, XIII edizione della manifestazione che porta in scena, lungo tutto il centro storico della città, le espressioni vinicole più rappresentative del territorio di Langa e Roero. L’iniziativa, promossa da Go Wine è divenuta un appuntamento molto amato dal pubblico degli appassionati enoici, italiani ed esteri, che anche quest’anno avranno la possibilità di percorrere l’itinerario dalla Piazza del Duomo lungo tutta la “Via Maestra”, trasformata per un giorno in un’ideale ‘via del vino’. Nel corso delle precedenti edizioni, la manifestazione ha visto la presenza di realtà vinicole dei Comuni di Langa e Roero, mantenendo la sua connotazione di evento festoso, che richiama il tempo e il carattere gioioso della vendemmia, con il coinvolgimento delle realtà di promozione locale, delle cantine e delle botteghe del vino e delle associazione di produttori.

Dalle ore 14.00 alle ore 20.00 i produttori, organizzati attraverso i Comuni partecipanti, presenteranno in degustazione le loro produzioni e promuoveranno la loro realtà territoriale e le loro manifestazioni. La disposizione dei banchi d’assaggio sarà organizzata per aree omogenee affinché i visitatori possano idealmente percorrere le varie aree di produzione. Dai celebri Barolo e Barbaresco, fiori all’occhiello del territorio, agli altri nobili vini delle Langhe e del Roero: il Nebbiolo d’Alba, il Roero, il Roero Arneis, la Barbera d’Alba, il Dolcetto d’Alba, di Diano e di Dogliani, e molti altri vini ancora.

Nell’occasione verrà promossa una particolare degustazione guidata che si svolgerà alle ore 16.00, dedicata al Barbaresco 2008 in cui si approfondiranno, attraverso diverse etichette, i di distinti “cru” del territorio di produzione.

Come ogni anno la Festa del Vino apre le porte nel segno dell’ospitalità ad altre realtà della viticoltura piemontese: nel 2011 il territorio ospite sarà la zona dei Nebbioli del Nord rappresentato dall’Enoteca Regionale di Gattinara e delle Terre del Nebbiolo del Nord Piemonte che animerà il banco d’assaggio presente lungo il percorso di degustazione.

La Festa del Vino si svolge d’intesa con l’Ente Fiera del Tartufo Bianco d’Alba, con la collaborazione di Ente Turismo Alba, Bra Langhe e Roero, Banca d’Alba, Gino Mercedes S.p.a., Vallechiara, Generali Ass.ni, Marchisio Moto, Immobiliare Langhe, Vincafè e Bianco Rosso Rosè.

Moscato sotto le stelle - Cherasco, 23 settembre

Farà tappa venerdì 23 settembre con orario 19-22.30 a Cherasco presso il ristorante Vittorio Veneto il sesto appuntamento del tour dell’undicesima edizione del Moscato sotto le stelle.

L’iniziativa è ideata e promossa da Go Wine, associazione nazionale di consumatori-turisti del vino, che promuove la conoscenza di questo storico vitigno con l’organizzazione di banchi d’assaggio in diverse località d’Italia.
Ristorante_Vittorio_VenetoSono oltre 80 le etichette presentate in degustazione, in ogni serata del tour, in un viaggio ideale attraverso i territori del vino.
I banchi d’assaggio saranno allestiti per aree tematiche omogenee: Moscato d’Asti, Moscato del Nord e Centro Italia, Moscato del Sud e delle isole, Moscato del Mondo.

Il costo della degustazione è di euro 15, che consente la degustazione libera di tutte le etichette protagoniste in abbinamento a proposte a buffet realizzate dallo storico ristorante.

Per informazioni:
Associazione Go Wine
Telefono: 0173 364631
Email: stampa.eventi@gowinet.it
Sito: http://www.gowinet.it
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Ristorante Vittorio Veneto
Telefono: 0172 489193
Email: info@ristorantevittorioveneto.it
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Alla scoperta dei vini autoctoni italiani - Go Wine Roma, 20 settembre

“BUONO…NON LO CONOSCEVO!”

Alla scoperta dei vini autoctoni italiani

Un evento esclusivo che propone in degustazione vini di qualità, fortemente legati alla cultura di tanti e diversi territori italiani (Roma 20 settembre - Hotel Quirinale, Via Nazionale 7).

Programma e orari:

Ore 16,30 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata esclusivamente ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar)

Ore 19,00: Apertura Banco d’Assaggio al pubblico alla presenza delle aziende

Nel corso della serata breve conferenza di presentazione

Ore 22.00: Chiusura Banco d’Assaggio

Go Wine riprende l’attività a Roma con l’appuntamento ormai tradizionale di settembre interamente dedicato ai vitigni autoctoni italiani. Un parterre importante di aziende incontrerà direttamente il pubblico, un’ enoteca completerà l’offerta della degustazione. Al centro dell’attenzione la ricchezza del vigneto italiano, fatto di tante realtà legata per storia e cultura a diversi territori.

Ogni azienda, oltre al vitigno-vino protagonista, presenta e racconta al pubblico in degustazione altri vini rappresentativi della propria produzione.

Partecipano in forma diretta al banco d’assaggio le aziende:

Cantina degli Astroni – Napoli; Cantine Olivella – S. Anastasia (Na); Caruso & Minini – Marsala (Tp); Casa Divina Provvidenza – Nettuno (Rm); Cascina Castlet – Costigliole d’Asti (At); Castello di Modanella – Rapolano (Si); Marisa Cuomo – Furore (Sa); Cantina del Barone – Cesinali e Dell’Angelo – Tufo (Av); Endrizzi – S. Michele all’Adige (Tn); Feudi di San Marzano – S. Marzano di S.G. (Ta); Gigante Adriano – Corno di Rosazzo (Ud); Giordanino Teresio – Costigliole Saluzzo (Cn); Gagliano Marcati – Sommacampagna (Vr); Innocenzo Turco – Quiliano (Sv); Le Barbaterre – Quattrocastella (Re); Montalbera–Terra del Ruchè – Castagnole M.to (At); Moschioni – Cividale (Ud) Provenza – Desenzano D/G (Bs); Cantine Sant’Andrea – Terracina (Lt); Scolaris – S. Lorenzo Isontino (Go); Terzini – Tocco di Casauria (Pe); Tiberio – Terranuova Bracciolini (Ar); Viticultori Associati – Canicattì (Ag); Zarelli – Magomadas (Or)

Nella selezione in Enoteca i vini di:

Bricco Mondalino – Vignale Monferrato (Al); Cantina d’Isera – Isera (Tn); Cantine Cipressi – S. Felice del Molise (Cb); Cantine Due Palme – Cellino S.Marco (Br); Cascina Zoina – Oleggio (No); Ciabrelli – Castelvenere (Bn); Colli Ripani – Ripatransone (Ap); De Tarczal – Isera (Tn); Garrone Evasio & Figlio – Grana(At); I Pampini – Latina; Il Vino dei Padri – Monale (At); Librandi Antonio & Nicodemo – Cirò Marina (Kr); Mancinelli Stefano – Morro d’Alba (An); Olivero Pietro – Vezza d’Alba (Cn); Pavese Ermes – Morgex (Ao); Rivera – Andria (Ba); Tenuta Adragna – Trapani; Vini dei Burubò – Bagnacavallo (Ra); Scubla Roberto – Ipllis di Premariacco (Ud).

Il costo della degustazione è di € 15,00 (€ 10,00 Soci Go Wine, € 12,00 Soci Ais, Fisar, Onav).

ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata ed il numero di eventuali accompagnatori all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173/364631 oppure inviando un fax al n°0173/361147 o un’e-mail a stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di martedì 20Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

venerdì 2 settembre 2011

L'Erbaluce di Caluso si racconta... - Ivrea 21,22 ottobre

L'Erbaluce è uno dei vitigni italiani il cui nome è indissolubilmente legato al territorio; infatti si produce solo nel Canavese.
Vino bianco sorprendente e profondo, capace di raggiungere notevole complessità, è stato tra i primi vini italiani ad ottenere la DOC nel 1967. Il suo nome si deve alla favola di Albaluce, la cui leggenda racconta che un tempo queste colline erano popolate da ninfe e dei; l'Alba e il Sole erano tra questi, innamorati ma destinati a non incontrarsi mai. Dal loro amore, grazie ad un'eclissi e all'intercessione della Luna, nacque la ninfa Albaluce la cui bellezza e grazia spinse l'uomo ad offrire ogni sorta di dono e omaggio. Spinto da questa necessità, l'uomo ricercò nuove terre fertili deviando il corso del lago che però travolse ogni cosa seminando morte. Il dolore fu tale che dalle lacrime di Albaluce stillate in terra nacquero tralci di vite dai dolci frutti, un uva bianca dal nome Erbaluce.
"Erbaluce: la favola di un vino" è appunto l'occasione di incontrare le 27 aziende consociate produttrici, nonchè di visitare una città ricca di fascino e storia come Ivrea e il Castello di Masino, uno dei luoghi più celebri del FAI. L'evento organizzato dal Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese, offrirà per la prima volta ad esperti, giornalisti, operatori del settore e appassionati, la possibilità di conoscere i produttori dell’ Erbaluce di Caluso e degustare il vino in tutte le sue interpretazioni: fermo, Spumante e Passito.
Nella giornata di sabato, presso la chiesa di San Bernardino di proprietà della famiglia Olivetti, lci sarà la degustazione riservata a stampa ed operatori. Domenica, invece, sarà la volta dell’imponente Castello di Masino, dove nelle scuderie del castello, l'Erbaluce di Caluso incontrerà gli appassionati di tutta Italia.
A rendere ancor più interessante l'evento sarà la presenza di una regione enologica ospite: il Maconnais, area del sud della Borgogna, terra conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi vini bianchi nobili e di grande fascino.